Industriale, Post Punk, Elettronica, Sperimentazione sonora, Circuit Bending... a Genova e ovunque.
giovedì 29 dicembre 2011
Lektionen in Finsternis - Apocalisse nel deserto, di Werner Herzog
Leben ohne Feuer.
martedì 27 dicembre 2011
Anche io odio la musica e Opera bitonale: My Right of Frost Live @ Buridda
"Siete grandissimi, anche io odio la musica" Mattia, My Right of Frost @ Buridda, 23/12/2011
"No, ma smettete? Continuate a suonare per favore, qua di solito mettono sempre musica di merda, per una volta che c'è qualcosa di interessante!" Buridda's Staff, MROF @ Buridda, 23/12/2011
"Uno dei progetti più interessanti e davvero innovativi che abbia mai avuto l'occasione di ascoltare a Genova, davvero un livello in più al di sopra di tutto il resto... sinceri complimenti, meritatissimi" Lidia G., MROF @ Buridda, 23/12/2011
Cronache dal Basso Modernoevo 1
sabato 24 dicembre 2011
E.riders III @ Carmine, 14/1/12 - Una cavalcata nel passato, presente e futuro della MUSICA ELETTRONICA e INDUSTRIALE
E.riders III @ Carmine Una cavalcata nel passato, presente e futuro della MUSICA ELETTRONICA e INDUSTRIALE con:
- K very, very electro
www.veryelectromusic.com
visual by Analysis
- MY RIGHT OF FROST
steampunk industrial circuit bending
http://
visual by Lidia Giusto Photography
- UR
industrial apocalittico noise
www.myspace.com/ursociety
Entrata libera + Swedish K bar
Sabato 14 gennaio,
ore 19.00-22.00,
Ex Abbazia di San Bernardino, Salita S. Bernardino
(da P.zza del Carmine)
by CIV Zecca-Carmine, Duplex Ride + Agitacja!
Info
info@fludd.it
agita@hotmail.it
giovedì 22 dicembre 2011
Agitacja reports: E.Riders @ Carmine III: DJ Oscar, Gianriccardo Scheri+Giacomo Grasso, Soundrift
Agitacja sugli altari @ E.riders II @ Carmine
mercoledì 21 dicembre 2011
My right of frost @ 2099 d.C. @ Buridda
L.S.O.A. BURIDDA
FRAMMENTI NEI TUOI OCCHI
MUSIC FOR SINNERS NET LABEL
E TRUE LOVE ART GALLERY
PRESENTANO
2099 d.C.
Giocattoli, Macchine Domestiche
ed altre Diavolerie
MOSTRA COLLETTIVA DI COLLAGE, PERFORMANCE, DISEGNI E INSTALLAZIONI, IN CUI VARI ARTISTI RAPPRESENTANO, CON SGUARDO CINICO, DISSACRANTE, DEGENERATO, LA TECNOLOGIA CHE ENTRERA' NELLE CASE E NEI CORPI DI MILIONI DI CONSUMATORI TERRESTRI
Alberto Valgimigli
http://
http://
http://www.myspace.com/
c – e – t – u – s – s – s
http://www.elvisss.com/
teacher e
http://
http://www.flickr.com/
égo_tek
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http://www.myspace.com/
Fabio Ramiro Rossin
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Adrià Fruitós
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Ketepo
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Ksenja Laginja
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Jimmy Obscene
N1ente+Male
Radioactive Kid
Gistemi Andrea
Alessandro Loffredo
ecc.
In aggiunta la mostra di "CARNE", il progetto che farà capire che la pornografia non è solo cazzi duri e tette rifatte, ma anche umorismo, riflessione, violenza, sangue, maschere anti gas, radiazioni, ironia, fantascienza.
http://
H 18
INIZIO MOSTRA
APERITIVO
MUZAK BY
COGOBEACH666 DJ SET
H 20
MY RIGHT OF FROST, Circuit Bending, Theremin, sperimentazioni analogiche live & poetry noapple.
http://
H22
ADER / Dj.Set EVES
Ader e' un progetto di musica elettronica dalle sonorità cupe e corpose, nelle quali ritmiche complesse si fondono a melodie malinconiche e bassi potenti. Chitarrista e bassista, utilizza il suo background per dare vita a composizioni a cavallo tra IDM, dubstep e breakbeat.
H23
USELESS IDEA / DJ.Set EVES
http://soundcloud.com/
USELESS IDEA è Cesare Bignotti (Genoa - Italy, 1981) artista audio visivo - compositore IDM/Acid.
Useless Idea è il nome con cui Cesare Bignotti (artista audio visual) rilascia la maggior parte della sua musica. Una forma ibrida di elettronica contemporanea, combinata con diverse influenze: IDM, Acid, Ambient, Technofunk, Detroit Techno. Non si può incasellare tutto, ma è qualcosa di molto personale e d'impatto. I suoi live set sono studiati in modo da creare un set vario e allo stesso tempo compatto, un percorso che ha un inizio e una fine, coerente al suo interno, tra musica d'ascolto e ballo.
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“ALLA FINE DEGLI ANNI OTTANTA, SULLE MIGLIORI RIVISTE E FANZINE DI FANTASCIENZA AMERICANE E INGLESI, VIENE PUBBLICATO UN ANNUNCIO CHE INVITA A SPEDIRE CONTRIBUTI PER LA REDAZIONE DI UN'ANTOLOGIA RISERVATA A BRANI CENSURATI DAGLI EDITORI “COMMERCIALI” PER LA DUREZZA DEGLI ARGOMENTI TRATTATI O PER LO STILE SPERICOLATO.”
COSI' CITAVA LA NOTA POSTA SUL RETRO DELLA COPERTINA DI “STRANI ATTRATTORI - ANTOLOGIA DI FANTASCIENZA RADICALE” (*)
PUBBLICATA IN ITALIA DA SHAKE EDIZIONI NEL LONTANO 1996.
OLTRE AI RACCONTI (DEI VERI PUGNI NELLO STOMACO), NON SI POTEVA NON RIMANERE COLPITI DA UNA RECLAME' CHE PUBBLICIZZAVA UN OGGETTO ”IMPIEGATO DAI MIGLIORI PROFESSIONISTI DEL SESSO”; SI TRATTAVA DEL “WALDO – ALTE PRESTAZIONI” PRODOTTO DALLA TOSHIBA.
CERCANDO DI RIMANERE IL PIU' POSSIBILE FEDELI ALLO SPIRITO CHE PORTO' ALLA NASCITA DI “STRANI ATTRATTORI” E PRENDENDO SPUNTO DA QUELLA PUBBLICITA', L.S.O.A. BURIDDA, MUSIC FOR SINNERS NET LABEL, TRUE LOVE ART GALLERY E FRAMMENTI NEI TUOI OCCHI ORGANIZZANO UNA ESPOSIZIONE IN CUI TUTTI GLI ARTISTI INTERESSATI, SARANNO CHIAMATI A REALIZZARE POSTER PUBBLICITARI, MANUALI D'USO, SCHIZZI ALLA “DA VINCI”, SCHEDE TECNICHE DI OGGETTI CHE, LE GRANDI CORPORAZIONI DEL PROSSIMO FUTURO PRODURANNO, ALLO SCOPO DI RENDERE I PROPRI FEDELI CLIENTI SEMPRE + SODDISFATTI E FELICI.
LA MOSTRA NON SARA' ESCLUSIVAMENTE DEDICATA AGLI OGGETTI DI PRODUZIONE INDUSTRIALE MA CI SARA' ANCHE SPAZIO PER TUTTI QUEI MANUFATTI, CHE POTREMMO DEFINIRE ARTIGIANALI; COSTRUITI DA SINGOLI INDIVIDUI AUTODIDATTI, PASSANDO NOTTI INSONNE IN CANTINE UMIDE O GARAGE, TRA CATENE DI DNA, CHIP E SOSTANZE TOSSICHE.
(*) L'edizione originale americana intitolata “Semiotext(e) SF” fu curata da Rudy Rucker, Peter L. Wilson e Robert A. Wilson. Parteciparono i seguenti autori: W.S. Burroughs, Bruce Sterling, John Shirley, William Gibson, J.C. Ballard, Paul Di Filippo, Richard Kadrey, Hakim Bey, Lewis Shiner, Marc Laidlaw, Colin Wilson, Philip J. Farmer, Don Web, Bruce Boston, Nick Herbert, Rachel Pollack, Bob McGlynn, Kerry Thornley, Sharon Gannon + David Life, Ian Watson,Michael Blumlein, Thom Metzger, Lewis Shiner, Ron Kolm, Greg Gibson, Denise Angela Shawl, Luke McGuff, Philip José Farmer, Robert Anton Wilson, Ivan Stang
martedì 20 dicembre 2011
Playlist Soundrift @ E.riders II 18.12.2011
Playlist Soundrift @ E.riders II 18.12.2011
Track Name Artist
The Charge To Action Phurpa
Coil Manifesto read by John Balance in 2001 Coil
Anal Staircase (Dyonisian Mix) Coil
Tear Gas The Peoples Republic Of Europe
Eat Beat Eat #2 Merzbow
Katastrophenalarm Stainless.4571
women & noise Catastrophe Noise
Hemen Nago Esplendor Geométrico
Black Sun Demdike Stare
God Of Fifty Names Mz.412
Denard Genocide Organ
Hope Like a Candle BLACKHOUSE
I Made Love With Myself... Now I'm Dead TODAY, I'M DEAD
Western Failure Green Army Fraction
Le Drapeau Noir Militia
Deathsquad / Theological Genocide Stimbox
Old Recipe For Modern Society Kryptogen Rundfunk
The Last Dream Of Jesus Haus Arafna
Nazis of the night Club Moral
Cinema Die Form
Oltre Die Form
You Don't Have To Say Please Whitehouse
lunedì 19 dicembre 2011
Ciò in cui credo, James Graham Ballard, 1983
Credo nel potere che ha l’immaginazione di plasmare il mondo, di liberare la verità dentro di noi, di cacciare la notte, di trascendere la morte, di incantare le autostrade, di propiziarci gli uccelli, di assicurarsi la fiducia dei folli.
Credo nelle mie ossessioni, nella bellezza degli scontri d’auto, nella pace delle foreste sommerse, negli orgasmi delle spiagge deserte, nell’eleganza dei cimiteri di automobili, nel mistero dei parcheggi multipiano, nella poesia degli hotel abbandonati.
Credo nelle rampe in disuso di Wake Island, che puntano verso il Pacifico della nostra immaginazione.
Credo nel fascino misterioso di Margaret Thatcher, nella curva delle sue narici e nella lucentezza del suo labbro inferiore; nella malinconia dei coscritti argentini feriti; nei sorrisi tormentati del personale delle stazioni di rifornimento; nel mio sogno che Margaret Thatcher sia accarezzata da un giovane soldato argentino in un motel dimenticato, sorvegliato da un benzinaio tubercolotico.
Credo nella bellezza di tutte le donne, nella perfidia della loro immaginazione che mi sfiora il cuore; nell’unione dei loro corpi disillusi con le illusorie sbarre cromate dei banconi dei supermarket; nella loro calda tolleranza per le mie perversioni.
Credo nella morte del domani, nell’esaurirsi del tempo, nella nostra ricerca di un tempo nuovo, nei sorrisi di cameriere di autostrada e negli occhi stanchi dei controllori di volo in aeroporti fuori stagione.
Credo negli organi genitali degli uomini e delle donne importanti, nelle posture di Ronald Reagan, di Margaret Thatcher e della principessa Diana, negli odori dolciastri emessi dalle loro labbra mentre fissano le telecamere di tutto il mondo.
Credo nella pazzia, nella verità dell’inesplicabile, nel buon senso delle pietre, nella follia dei fiori, nel morbo conservato per la razza umana dagli astronauti di Apollo.
Credo nel nulla. Credo in Max Ernst, Delvaux, Dalì, Tiziano, Goya, Leonardo, Vermeer, De Chirico, Magritte, Redon, Dürer, Tanguy, Facteur Cheval, torri di Watts, Böcklin, Francis Bacon e in tutti gli artisti invisibili rinchiusi nei manicomi del pianeta.
Credo nell’impossibilità dell’esistenza, nell’umorismo delle montagne, nell’assurdità dell’elettromagnetismo, nella farsa della geometria, nella crudeltà dell’aritmetica, negli intenti omicidi della logica.
Credo nelle donne adolescenti, nel potere di corruzione della postura delle loro gambe, nella purezza dei loro corpi scompigliati, nelle tracce delle loro pudenda lasciate nei bagni di motel malandati.
Credo nei voli, nell’eleganza dell’ala e nella bellezza di ogni cosa che abbia mai volato, nella pietra lanciata da un bambino che porta via con sé la saggezza di statisti e ostetriche.
Credo nella gentilezza del bisturi, nella geometria senza limiti dello schermo cinematografico, nell’universo nascosto nei supermarket, nella solitudine del sole, nella loquacità dei pianeti, nella nostra ripetitività, nell’inesistenza dell’universo e nella noia dell’atomo.
Credo nella luce emessa dai videoregistratori nelle vetrine dei grandi magazzini, nell’intuito messianico delle griglie del radiatore delle automobili esposte, nell’eleganza delle macchie d’olio sulle gondole dei 747 parcheggiati sulle piste catramate dell’aeroporto.
Credo nella non-esistenza del passato, nella morte del futuro e nelle infinite possibilità del presente.
Credo nello sconvolgimento dei sensi in Rimbaud, William Burroughs, Huysmans, Genet, Celine, Swift, Defoe, Carroll, Coleridge, Kafka.
Credo nei progettisti delle piramidi, dell’Empire State Building, del Führerbunker di Berlino, delle rampe di lancio di Wake Island.
Credo negli odori corporali della principessa Diana.
Credo nei prossimi cinque minuti. Credo nella storia dei miei piedi.
Credo nell’emicrania, nella noia dei pomeriggi, nella paura dei calendari, nella perfidia degli orologi.
Credo nell’ansia, nella psicosi, nella disperazione.
Credo nelle perversioni, nelle infatuazioni per alberi, principesse, primi ministri, stazioni di rifornimento in disuso (più belle del Taj Mahal), nuvole e uccelli.
Credo nella morte delle emozioni e nel trionfo dell’immaginazione.
Credo in Tokyo, Benidorm, La Grande Motte, Wake Island, Eniwetok, Dealey Plaza.
Credo nell’alcolismo, nelle malattie veneree, nella febbre e nell’esaurimento.
Credo nel dolore.
Credo nella disperazione. Credo in tutti i bambini.
Credo nelle mappe, nei diagrammi, nei codici, negli scacchi, nei puzzle, negli orari aerei, nelle segnalazioni d’aeroporto.
Credo a tutti i pretesti.
Credo a tutte le ragioni.
Credo a tutte le allucinazioni. Credo a tutta la rabbia.
Credo a tutte le mitologie, ricordi, bugie, fantasie, evasioni.
Credo nel mistero e nella malinconia di una mano, nella gentilezza degli alberi, nella saggezza della luce.
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What I believe
I believe in the power of the imagination to remake the world, to release the truth within us, to hold back the night, to transcend death, to charm motorways, to ingratiate ourselves with birds, to enlist the confidences of madmen.
I believe in my own obsessions, in the beauty of the car crash, in the peace of the submerged forest, in the excitements of the deserted holiday beach, in the elegance of automobile graveyards, in the mystery of multi-storey car parks, in the poetry of abandoned hotels.
I believe in the forgotten runways of Wake Island, pointing towards the Pacifics of our imaginations.
I believe in the mysterious beauty of Margaret Thatcher, in the arch of her nostrils and the sheen on her lower lip; in the melancholy of wounded Argentine conscripts; in the haunted smiles of filling station personnel; in my dream of Margaret Thatcher caressed by that young Argentine soldier in a forgotten motel watched by a tubercular filling station attendant.
I believe in the beauty of all women, in the treachery of their imaginations, so close to my heart; in the junction of their disenchanted bodies with the enchanted chromium rails of supermarket counters; in their warm tolerance of my perversions.
I believe in the death of tomorrow, in the exhaustion of time, in our search for a new time within the smiles of auto-route waitresses and the tired eyes of air-traffic controllers at out-of-season airports.
I believe in the genital organs of great men and women, in the body postures of Ronald Reagan, Margaret Thatcher and Princess Di, in the sweet odours emanating from their lips as they regard the cameras of the entire world.
I believe in madness, in the truth of the inexplicable, in the common sense of stones, in the lunacy of flowers, in the disease stored up for the human race by the Apollo astronauts.
I believe in nothing.
I believe in Max Ernst, Delvaux, Dali, Titian, Goya, Leonardo, Vermeer, Chirico, Magritte, Redon, Duerer, Tanguy, the Facteur Cheval, the Watts Towers, Boecklin, Francis Bacon, and all the invisible artists within the psychiatric institutions of the planet.
I believe in the impossibility of existence, in the humour of mountains, in the absurdity of electromagnetism, in the farce of geometry, in the cruelty of arithmetic, in the murderous intent of logic.
I believe in adolescent women, in their corruption by their own leg stances, in the purity of their dishevelled bodies, in the traces of their pudenda left in the bathrooms of shabby motels.
I believe in flight, in the beauty of the wing, and in the beauty of everything that has ever flown, in the stone thrown by a small child that carries with it the wisdom of statesmen and midwives.
I believe in the gentleness of the surgeon's knife, in the limitless geometry of the cinema screen, in the hidden universe within supermarkets, in the loneliness of the sun, in the garrulousness of planets, in the repetitiveness or ourselves, in the inexistence of the universe and the boredom of the atom.
I believe in the light cast by video-recorders in department store windows, in the messianic insights of the radiator grilles of showroom automobiles, in the elegance of the oil stains on the engine nacelles of 747s parked on airport tarmacs.
I believe in the non-existence of the past, in the death of the future, and the infinite possibilities of the present.
I believe in the derangement of the senses: in Rimbaud, William Burroughs, Huysmans, Genet, Celine, Swift, Defoe, Carroll, Coleridge, Kafka.
I believe in the designers of the Pyramids, the Empire State Building, the Berlin Fuehrerbunker, the Wake Island runways.
I believe in the body odours of Princess Di.
I believe in the next five minutes.
I believe in the history of my feet.
I believe in migraines, the boredom of afternoons, the fear of calendars, the treachery of clocks.
I believe in anxiety, psychosis and despair.
I believe in the perversions, in the infatuations with trees, princesses, prime ministers, derelict filling stations (more beautiful than the Taj Mahal), clouds and birds.
I believe in the death of the emotions and the triumph of the imagination.
I believe in Tokyo, Benidorm, La Grande Motte, Wake Island, Eniwetok, Dealey Plaza.
I believe in alcoholism, venereal disease, fever and exhaustion.
I believe in pain.
I believe in despair.
I believe in all children.
I believe in maps, diagrams, codes, chess-games, puzzles, airline timetables, airport indicator signs.
I believe all excuses.
I believe all reasons.
I believe all hallucinations.
I believe all anger.
I believe all mythologies, memories, lies, fantasies, evasions.
I believe in the mystery and melancholy of a hand, in the kindness of trees, in the wisdom of light.
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Nella foto, la Flakturm VII Torre G, Augarten, Vienna. Le fortificazioni tedesche della 2gm erano per Ballard "le cattedrali gotiche del XX secolo" (da una nota in Atrocity Exhibition).
giovedì 8 dicembre 2011
E.riders II @ Carmine, 18/12: Una cavalcata nel passato, presente e futuro della MUSICA ELETTRONICA e INDUSTRIALE
E.riders II @ Carmine
Una cavalcata nel passato, presente e futuro della MUSICA ELETTRONICA e INDUSTRIALE con:
-Early Industrial: DJ Set by DJ Oscar: Throbbing Gristle/SPK/Monte Cazazza/Maurizio Bianchi/Test Dept./Laibach/NON/Clock Dva/
-Listen With Pain_Industrial NOW: DJ Set by Soundrift: Esplendor Geometrico/Demdike Stare/Objekt Urian/Iszoloscope/Atrax Morgue/Haus Arafna/Genocide Organ/Japan Noise
-ZSP (Zena Soundscape Project):
Ambient-Electronica LIVE
+ Special Guest Stefano Roffo-ASPERA
+Bonus track: “Dormi Nel Fuoco” - reading di Gianriccardo Scheri - sound di Davide Bruzzi (ZSP)
Entrata libera + Orwell’s 1984 Bar with doubleplusgood Chestnut Tree Cafè’s Victory Gin and Angostura/Tonic
Domenica 18 dicembre,
ore 19.00-22.00,
Ex Abbazia di San Bernardino, Salita S. Bernardino (da P.zza del Carmine)
lunedì 5 dicembre 2011
Agitacja reports: My Right of Frost LIVE @ La Clacque, 1 dicembre 2011
venerdì 2 dicembre 2011
Agitacja reports: Buke and Gass, Thank You @ La Claque,
Buke and Gass, USA
Thank You, USA